Sulbiate 29 novembre 2012
Dichiarazione preliminare Gruppo Consiliare Sulbiate Democratica e Solidale
Il nostro Gruppo vuole portare all’attenzione di questo
Consiglio alcune situazioni che ultimamente ci hanno lasciati alquanto
perplessi.
1- Più
volte sia in Consiglio che nella Commissione Capigruppo abbiamo fatto presente
che per un buon funzionamento dell’Amministrazione del nostro paese, era
necessario modificare il rapporto tra Maggioranza e Minoranza perché si
riuscisse finalmente a superare un livello di discussione molto legato alla
polemica.
Abbiamo dovuto partire da un dato
di fatto: la Maggioranza
non governa più col 66% di consenso della popolazione come nel 2009 ma col
39%. I numeri, al di là degli aspetti
politici, ci sollecitavano questo cambiamento perché solo con un rapporto
costruttivo tra Maggioranza e Minoranza si può oggi garantire al paese una
corretta rappresentanza nelle scelte. Il primo punto che doveva permettere
questo cambiamento era l’accesso agli atti, ai documenti da discutere perché
solo conoscendo per tempo le cose è possibile discutere con atteggiamento positivo
e portare proposte. Ma questo non si è verificato. La Maggioranza sembra
solo attenta al rispetto dei termini normativi, “ i famosi entro i 30 gg.”
2- La
modalità di gestione delle Commissioni, ambito di discussione e confronto dei
documenti e delle proposte. Abbiamo indicato la necessità di calendarizzare gli
incontri prevedendo un programma: ed è questo che ci aspettavamo al primo
incontro. Ma ciò non è avvenuto. Unica preoccupazione evidente è quella
dell’Assessore incaricato di spiegare i documenti preparati o le questioni da
portare di li a pochi giorni in Consiglio Comunale. Ripetiamo che questo non è
il modo di gestire in modo democratico la cosa pubblica perché, alla base di
tutto, ci vuole la conoscenza dei documenti e la voglia di confrontarsi. Anche
questa Amministrazione come le precedenti, per ora non ha dimostrato la volontà
di cambiare vecchie abitudini.
3- Abbiamo
fatto una Assemblea per discutere con la popolazione i primi 6 mesi di mandato:
tra i punti abbiamo toccato il progetto ex-Filanda che appare sempre più
faraonico e spropositato rispetto alla capacità economica del nostro
paese. Non basta tranquillizzare le
coscienze affermando che l’operazione di ristrutturazione avverrà a costo zero
per le casse del Comune: è per questi motivi che abbiamo chiesto un Consiglio
Comunale Straordinario per parlare solo di questo progetto, anche perché se i
fondi arrivano dalla Regione o dalla Fondazione, sono comunque soldi dei
cittadini.
Ma la discussione è stata
inserita al punto 6) di questo Consiglio: quindi la richiesta non è stata
accolta. Il Sindaco, sollecitato in un incontro personalmente da me ha
convenuto sulla necessità di rinviare detto punto. Ma perché la Maggioranza non ha accolto
la richiesta per come era stata formulata?
Perché la Maggioranza ha messo
all’ordine del giorno il punto 6) senza neanche verificare tra l’altro di avere
inviato tutta la documentazione richiesta dal Capogruppo di Facciamoci in 4
anche se i famosi 30 gg sono ampiamente trascorsi?
4- Abbiamo
proposto in Commissione Capigruppo che venisse cambiato il modo di organizzare
il periodico Vivisulbiate: gli ultimi numeri riportano i commenti della vecchia
redazione ai contributi ricevuti dagli altri Gruppi Consiliari. Riteniamo la
cosa molto scorretta.
Non si riesce a distinguere la
differenza tra interpretazione dei fatti e citazione dei documenti: solo
quest’ultima può essere erronea e incompleta.
Ci rendiamo
conto che fare un commento, tra l’altro generico ma che sottolinea la non
correttezza di quanto scritto senza indicare i termini, i riferimenti, precisare
le contraddizioni, e senza dare allo scrivente dell’articolo la possibilità di
replica, non è rispettare il ruolo che ciascuno ha all’interno
dell’Amministrazione?
Avevamo
allora proposto una nuova Redazione in cui fossero presenti tutti i soggetti di
questa Amministrazione, ma la proposta non è stata accolta.
Abbiamo
allora proposto, una volta chiuso il numero, di inviare gli articoli ai
Capigruppo prima di andare in stampa.
Ma la cosa
è stata presa solo come atto di sfiducia nel Sindaco e non come un trasparente
modo di gestire uno strumento di comunicazione.
5- Ricordiamo
tutti che nel 2011 il Sindaco di allora portò in Consiglio Comunale la proposta
di votare una delibera che dava a Sulbiate la possibilità di costruire l’RSD su
altro terreno nel proprio territorio, non più in collaborazione con Aicurzio.
Fu del Consigliere di opposizione
Antonini l’invito formale al Sindaco di soprassedere e verificare la
possibilità di trovare una nuova intesa con Aicurzio.
Fu del Gruppo del PD in accordo
con Progetto Territorio, e non diciamo che è stato inciucio tra il Gruppo PD di
maggioranza con l’opposizione, l’iniziativa di mettere attorno ad un tavolo i
due Comuni e la Fondazione
delle 2 Rose, cosa che è avvenuta, permettendo di riaprire la porta alla
collaborazione.
Ed ora di fronte al Bando andato
deserto, quale preoccupazione traspare dalle dichiarazioni dell’ex-Sindaco
sulla stampa locale?
“ Se avessimo deciso di fare
l’RSD a Sulbiate avremmo già i cantieri aperti. E’ colpa delle lungaggini di
Aicurzio”.
Ci rendiamo conto che questo
atteggiamento di incolpare solo altri non porta da nessuna parte ?
Tra l’altro Sulbiate ha avuto un
ruolo importante nella stesura del Bando, andato poi deserto.
6- Consideriamo
infine l’iniziativa dell’amianto presa dal Circolo del PD di Sulbiate. Quando la Maggioranza ha visto
la richiesta della sala per fare l’incontro coi consiglieri regionali Civati e
Villani, ha pubblicato la normativa regionale sul sito del comune.
Lodevole
tempismo, ma poi ? Quale iniziativa di comunicazione sono state prese per
spingere i cittadini che ancora sono inadempienti, a smaltire il materiale
tossico ? Come l’Amministrazione si rende garante per facilitare un rapido e
corretto smaltimento ?
Per non
parlare del Patto dei Sindaci.
Nel
precedente mandato, durante una discussione in Consiglio, era stato affermato
che il coordinamento delle azioni era stato messo nelle mani di IDRA. E
poi? Cosa è successo? Cosa
l’Amministrazione ha fatto in questi due anni? Spero che di fronte a queste
domande si abbia il coraggio di rispondere con dei fatti e non nel solito modo
“è colpa di Fassina, che cosa ha fatto quando era Assessore? “.
Questi sono 6 punti che evidenziano una grossa difficoltà
della Maggioranza a rapportarsi con la Minoranza, a confrontarsi, a collaborare
per trovare la soluzione migliore.
Certo è più semplice pensare che la Minoranza si limiti al controllo,
cioè che legga i documenti che la Maggioranza decide di passare nei modi e nei
tempi descritti.
E’ molto più difficile aprire un serio confronto con le
Minoranze perché questo implica condividere idee, proposte, discutere le scelte
e il contenuto dei documenti.
Dopo sei mesi, ormai quasi sette, di governo affermiamo che
non ci sono ancora giunti segnali incoraggianti dalla Maggioranza per cambiare
la situazione.
Ma noi non disperiamo.
Ribadiamo infine ancora una volta la centralità del
Consiglio Comunale che non solo è organo deliberativo ma anche sede di
definizione degli orientamenti, delle scelte di tipo politico-amministrativo
(art.42 del Testo Unico – Decreto legge 267/2000 ).
Gruppo Sullbiate Democratica e Solidale
Luigi Fassina
Capogruppo