27 aprile 2013

Dimissioni dal Consiglio Comunale di Sulbiate del Capogruppo Fassina

Sulbiate, 26 aprile 2013

Al sig. Sindaco Andrea Crespi
Ai Consiglieri Comunali

Comunico a lei e a questo Consiglio, la mia volontà di rassegnare le dimissioni da Consigliere Comunale e come tale anche da membro di minoranza delle Commissioni.

Ritengo infatti che sia giunto al termine con molto anticipo il mio mandato ricevuto dai cittadini: mi ero impegnato di fronte a loro a modificare il modo di gestire l’Amministrazione Comunale a Sulbiate che dura da molti anni, dando più trasparenza e creando maggior partecipazione.

In questo senso ho lavorato dal maggio dell’anno scorso cercando prima di ridare peso alla Politica, quella con la P maiuscola, e al rispetto del valore della rappresentanza del voto dei cittadini; poi nei criteri da usare nella composizione delle Commissioni, cercando di superare l’abitudine alla mera presenza ruolizzata che pone la Maggioranza e la Minoranza da parti opposte e che invece dovrebbero essere entrambe coinvolte alla pari, ciascuna con il ruolo differente ed il  proprio modo di sentire.
Ho cercato di porre la questione dell’importanza di condividere le informazioni per far si che tutti possano dare il loro valido contributo alla costruzione del bene comune.

Mi sono trovato davanti ad un muro di gomma non disponibile all’ascolto e quindi proteso solo a continuare come si è sempre fatto, incapace di cogliere il segnale dato il 27 dicembre 2011 con la fine anticipata della legislatura e gli elementi di novità che il voto delle elezioni del 2012 ha portato: due minoranze ed una Lista che governa con la maggioranza relativa.
Questo modo di governare e di gestire l’Amministrazione enfatizza la prevaricazione del personalismo sulla Politica,  atteggiamento col quale sono state lette tutte le proposte ed le iniziative fatte dal Gruppo a cui appartengo.

Lo stop dato dal Sindaco al lavoro della Commissione Capigruppo allargata, per la riscrittura dello Statuto Comunale, causato dal non ritiro da parte mia e della collega Mattavelli della famosa lettera ai Consiglieri del 19 luglio con la quale invitavamo i Colleghi a non procedere sulla scelta di votare alcune modifiche allo Statuto è un fatto grave: le modifiche avanzate non erano solo legate, come da loro affermato, alle variazioni legislative ma presentavano aspetti più politici.
Nella lettera ricevuta prima del Consiglio, la Maggioranza Consiliare ha colto solo i due passaggi ritenuti offensivi e non tutto il resto: questa posizione pone ora un macigno sulla strada della democrazia a Sulbiate.

Tutte le proposte fatte dal mio Gruppo, come prima accennato, dalla revisione dello Statuto alla composizione delle Commissioni, dalle interrogazioni in Consiglio Comunale per offrire ai cittadini maggior chiarezza e trasparenza delle scelte fatte dalla Maggioranza Consiliare, al modo di procedere della stessa per la “Fabbrica dell’acqua”, per il progetto “ ex-Filanda”, sono state recepite più come intralcio al lavoro della Maggioranza Consiliare che come contributo reale per trovare il meglio nelle scelte per il bene  comune del paese.
Le stesse Commissioni sono luogo in cui la Maggioranza Consiliare espone e mette a conoscenza le Minoranze, ma non mette mai in discussione i motivi che l’hanno spinta alla scelta che propone.
La determinazione delle Minoranze sulle proposte che fa, vengono apostrofate come volontà di prevaricare quanto deciso dalla Maggioranza Consiliare e non come occasione di confronto.

Anche la posizione della Lista SI comunicata dal Sindaco all’incontro pubblico di venerdì 19 aprile in merito alla responsabilità per il clima di tensione che c’è tra Maggioranza Consiliare e Minoranze, è la fotografia di un modo di fare che non è nuovo e che non condivido: raccontare le cose a metà, tacendo parte dei fatti, in pratica scarica in modo scorretto sulle Minoranze la responsabilità della situazione. E questo non è accettabile.

Inoltre il mio lavoro in questi mesi è stato interpretato solo come scontro a livello personale in modo particolare verso il Vice Sindaco, nei confronti del quale io avrei particolare astio: ho più volte affermato, e ancora in questa occasione mi preme farlo, che è un modo di leggere le situazioni che non mi appartiene.

Non considero gli insulti ricevuti, ma costato solo l’incapacità, da parte del Gruppo della Lista SI, ad andare oltre questa personalizzazione di ogni dinamica: in questo modo tiene  il livello del confronto politico molto basso.

Ritengo a questo punto che l’unico aspetto che dia senso alla presenza del Gruppo SDS in questo Consiglio, sia quello di far fare esperienza a chi non ha mai fatto il Consigliere Comunale.
Protocollerò domattina quindi le mie dimissioni.

Ringrazio i pochi che in questo Consiglio hanno manifestato a volte la volontà di cercare nuove strade e una collaborazione più fattiva con le Minoranze, ed auguro a loro e a chi mi subentrerà, di riuscire, essendo nuovo, a costruire qualcosa di valido per il nostro paese.

Distinti saluti

Luigi Fassina