1 luglio 2013

AI CITTADINI FIRMATARI DELLA PETIZIONE PER RIDISCUTERE LA VIABILITA’

Nell’assemblea pubblica del 17 maggio 2013 abbiamo illustrato e discusso la proposta nata dal confronto con la cittadinanza (si veda il disegno sottostante).

Il principio fondamentale alla base della nostra iniziativa è la capacità politica di lettura dei bisogni del territorio (in questo caso delle vie interessate dalla riqualificazione). Secondo questo principio (purtroppo disatteso nel progetto comunale) la progettazione deve mettersi in relazione con la città e i suoi bisogni, in una logica di continuità degli interventi, inseriti in una visione complessiva dello sviluppo urbano locale.

Sintetizziamo i punti cardine della nostra proposta, che abbiamo cercato di rappresentare nel disegno:

1. Estendere la progettazione all’intera via Mandelli (cioè a partire da p.za Castello e non da via Filanda) e all’intera via De Amicis, senza fermarsi a metà.

2. Realizzare nuove aree di parcheggio davanti al condominio S. Dionigi (è possibile eliminare parte della gradinata o mantenerla facendo i parcheggi “a lisca di pesce”).

3. Realizzare una vera pista ciclo-pedonale larga 1,5 mt da p.za Castello a via Trento sul lato sinistro di via Mandelli, non un percorso “promiscuo” metà in porfido e metà in asfalto.

4. Riorganizzare e mettere in sicurezza l’incrocio tra via Mandelli-Piave-Marconi con un appropriato sistema di rotonde che canalizzano la circolazione. Nel progetto comunale l’incrocio si restringe, la rotondina viene tolta e non vi è alcun sistema di regolamentazione del traffico.

5. Semplificare e mettere in sicurezza, da un lato, l’ingresso/uscita di via Mazzini con l’accesso alla nuova villetta in costruzione e, sul lato opposto, l’esistente doppio accesso al condominio e alle residenze contigue. Queste intersezioni non sono nemmeno considerate nel progetto comunale: i punti critici rimangono irrisolti.

6. Posizionare i parcheggi a lisca di pesce e non a pettine per non interferire con la circolazione stradale.
6bis. Oppure - PREFERIBILMENTE - delocalizzare in altra sede la cubatura della palazzina non ancora realizzata (3 piani + sottotetto: un altro “Titanic”) e riordinare l’area residua con formazione di parcheggio (tra l’altro, previsto dallo studio di fattibilità del 2005) e piccolo parco pubblico.

7. Recuperare le ex stalle esistenti in via De Amicis (ciò consentirebbe di allargare la strada a 6 mt, mentre il progetto comunale la riduce a 5,5) e definire il nuovo assetto di via con marciapiede per la sua interezza.

8. Ridurre l’aiuola a ridosso del condominio (inutile mettere gli alberi contro le case) per lasciare uno spazio di manovra di un metro agli automobilisti che parcheggiano. Gli alberi sono posizionati in modo da ombreggiare i parcheggi.

9. Mantenere la larghezza delle sedi stradali: allargamento della corsia riducendo le aiuole e messa in sicurezza mediante canalizzazione/spartitraffico. Questo serve anche a mettere in sicurezza gli attraversamenti pedonali.

Altre osservazioni
- Evitare la diversificazione del grado di finitura e la differenziazione dei materiali usati.
- Evitare il restringimento delle carreggiate stradali perché inducono problematiche - serie - alla          circolazione ciclistica e automobilistica (e degli autobus). La larghezza della strada sottolinea anche l’importanza del percorso di introduzione alla piazza.
- Evitare dossi lunghi e isole rialzate fin troppo abusate in paese.
- Evitare eccessi di piantumazione ornamentale e di illuminazione che poi risulta inadeguata come in via dei Donatori.
- Evitare di far prevalere l’aspetto estetico/di immagine a scapito di quello funzionale/di servizio.

TUTTO CIO’ CONSENTIREBBE DI DISTRIBUIRE SU UN’AREA PIU’ AMPIA E DI UTILIZZARE MEGLIO I € 587.000 DI RISORSE PUBBLICHE A DISPOSIZIONE.