17 settembre 2013

Visita di Sua Eccellenza il Prefetto Dr.ssa Giovanna Vilasi al Comune di Sulbiate

Eccellenza Illustrissima,

accogliamo l’occasione di questa Sua gradita visita alla nostra Municipalità con apprezzamento per la sensibilità che il Suo gesto esprime in termini di attenzione e conoscenza delle persone, delle tradizioni e della storia dei luoghi che sono affidati alla Sua cura e vigilanza nell’espletamento dell’attività di governo del territorio che le compete.

Avremmo molto da dire, ma sappiamo che il tempo è tiranno e, soprattutto, non vorremmo tediarLa proprio in una giornata che ha il sapore di una Solennità civile.

Abbiamo allora pensato di renderLa partecipe dei nostri pensieri, predisponendo una sorta di dossier in cui abbiamo raccolto alcuni documenti a nostro parere significativi. Così Ella avrà modo di conoscere meglio la nostra realtà politico-istituzionale nei modi e nei tempi più consoni.

Ci limitiamo, ora, ad esporLe la problematica di carattere ordinamentale e istituzionale che ci sembra centrale in questo scorcio di legislatura, in quanto condiziona fortemente la nostra esperienza locale, ma avrà ben presto proporzioni nazionali.

Come Sua Eccellenza può visivamente constatare, il Nostro Consiglio Comunale potrebbe essere ospitato all’interno di un veicolo “monovolume” di tipo standard, a significarLe che da 17 membri eletti siamo passati agli attuali 8. Ci permetta di esprimere un giudizio netto su questa scelta del Governo Monti che, in nome di una nobile causa (il contenimento della spesa pubblica) è andato a colpire con la scure nella direzione sbagliata.

Ha infatti sancito la riduzione degli spazi di partecipazione senza rendersi conto che, così facendo, andava ad amputare l’anima della democrazia, che si esprime con la dialettica sostenuta dal principio di rappresentanza.
Le prossime Elezioni Amministrative di rinnovo dei Consigli Comunali faranno esplodere questa contraddizione su vasta scala ed allora ci auguriamo si possa aprire una riflessione critica sui rischi a cui siamo tutti esposti.

Infatti, la riduzione dei Consiglieri significa riduzione degli spazi di partecipazione. La riduzione della partecipazione è riduzione della capacità di controllo. La riduzione della capacità di controllo significa sospensione delle garanzie della vita democratica.

Dentro questa sequenza c’è il nostro dramma personale e politico, che si consuma tra il limite di un impegno “sponsale” (ma sempre deficitario e inadeguato) e la tentazione di una resa incondizionata di fronte all’impossibilità di svolgere al meglio il compito di controllo e di compartecipazione al Bene Comune che la Legge assegna a coloro che sono eletti nelle file dell’Opposizione.

Per quanto sostenuto all’esterno da un gruppo di lavoro, un Consigliere che - da solo - ha l’onere di rappresentare in Consiglio Comunale una parte dell’elettorato, sente tutto il limite dei propri mezzi paragonati all’immane lavoro da svolgere. Perché di fatto, il Consigliere di Opposizione deve contare - prevalentemente - sui propri mezzi e sulle proprie risorse, sia umane (pensiamo alle molteplici competenze necessarie per affrontare il dibattito sui più svariati argomenti trattati in Consiglio Comunale), sia economiche. È giusto che si sappia, Eccellenza, perché la disponibilità economica (spazi per le riunioni, telefono, computer, stampa di documenti che vengono forniti solo in formato digitale, comunicazione con la cittadinanza, consulenze, ecc.) rischia di diventare un requisito per l’accesso all’elettorato passivo: un limitazione inaccettabile alla democrazia.

Di fatto, non solo il provvedimento di riduzione dei Consiglieri Comunali ha relegato i Gruppi di Opposizione all’oblio con una pericolosa opera di depotenziamento e di freno alla crescita politica e democratica; purtroppo dobbiamo anche constatare che non siamo messi in condizioni di svolgere il nostro mandato istituzionale in modo adeguato.

Se a tutto questo si aggiungono atteggiamenti di chiusura e di rigidità (se non di ostilità) da parte degli Amministratori e -talvolta- dei funzionari pubblici, il quadro è completo e di certo non lusinghiero.

Eccellenza, ci fermiamo qua. Ci permettiamo di sottoporre a Lei il nostro preoccupato grido di allarme nei confronti di una situazione che di certo non è in Suo potere risolvere. Tuttavia; crediamo che la conoscenza del territorio e dei suoi problemi possa consolidare il Suo ruolo di garanzia verso i Cittadini e le Istituzioni. Non potevamo esimerci dal rappresentarLe la realtà, per onore di verità e giustizia.

La ringraziamo sentitamente per la Sua attenzione, perché la vicinanza delle Istituzioni riesce ad aprire spiragli di speranza anche nelle situazioni più difficili.

Sulbiate, 17 settembre 2013

I Consiglieri Comunali di Opposizione

Guglielmo Stucchi       Daniela Mattavelli